Buongiorno readers,oggi è una giornata molto importante per il blog,perchè inauguraro la sezione interviste a cui tengo particolarmente;
Ho deciso, per iniziare questa nuova avventura, un autrice che apprezzo moltissimo e che secondo me ha davanti a se un grandissimo futuro e che fa parte del MadeInItaly di qualità,comunque bando alle ciancie :p vi sto parlando di Giulia Bacchetta autrice di "Emma Braccani,perchè io non posso" che ho letto e recensito per voi.
INIZIAMO
1-Chi è Giulia Bacchetta "persona"??dicci qualcosa in più su di te.
-Ciao Emanuela, grazie mille per avermi ospitata nel tuo blog. Riguardo alla domanda, non vorrei che la risposta sia una pagina bianca, per cui se tu dovessi rivolgere la stessa domanda a mia madre di sicuro lei ti restituirà una decina di fogli scritti da capo a piedi. Quindi immaginando i suoi fogli colmi d’inchiostro, posso risponderti che Giulia è una ragazza molto disordinata, tanto testarda, spesso è fuori di testa, solitaria ma se vuole è anche di buona compagnia perché ama divertire e divertirsi. Sarebbe anche un’ottima pittrice se solo sapesse usare a modo i pennelli senza imbrattare tavoli o copri letti (Sì perché lei dipinge sul letto, bah). Adora il cinema e la recitazione. Le sue più grandi passioni restano la filosofia e la psicologia, e ovviamente anche la lettura ma fra tutte queste la scrittura si aggiudica il primo posto sul podio.
2-Perchè hai deciso di scrivere questo libro e quando e come è nata l'idea di questa storia?
-Avevo tredici anni quando iniziai a scrivere questa storia che non ho cercato io, ma è stata essa a trovare me. L’età è associabile a quella di Emma, la protagonista del romanzo, ma in realtà ai tempi, scrissi la vita di Roberto, suo padre, non a caso il primo capitolo che i lettori si ritrovano a leggere è un background sull’infanzia di questo personaggio; un piccolo pezzo su di lui. La creazione di Emma arrivò dopo, e l’ispirazione arrivò da sé: osservavo la società, il modo in cui faceva soffrire gli altri e soffrire anche me; una società malata per certi versi, alla quale non potevo dirmi orgogliosa di farne parte, e la frustrazione di non poterla cambiare con le mie mani, mi portava a scrivere sui fogli. Ci sono diversi scrittori: c’è chi scrive per fama e chi invece per puro riscatto.
3-I personaggi sono stati creati ispirandosi a persone reali o sono nati da zero?
-La maggior parte di essi sono nati da zero, mentre alcuni ispirandomi a caratteri di gente comune. Diciamo che amo sentire emozioni forti e sensate ed è difficile trovare nella vita reale persone che ti trasmettano tutto questo, soprattutto oggi giorno che purtroppo si tendono ad incontrare cloni. Quindi il vantaggio per uno scrittore è poter modellare tutto in base ai propri gusti, alle proprie aspettative, a ciò che l’istinto ha bisogno di vivere,
4-Qual'è il personaggio a cui sei più legata nel libro??so che è come chiedere ad una madre quale figlio preferisce ma prova a dare una preferenza.
-Se ti facessi il nome di Emma sarebbe troppo scontata come risposta? Ovviamente si, e siccome io non sopporto darmi per scontata ho pensato di creare altri due personaggi che adoro quasi quanto Emma, la protagonista, ma che al momento non mi sento di rivelare, soprattutto perché ho paura che la mia preferenza possa in qualche modo influenzare quei lettori che ancora devono conoscere la storia. Magari più in là li svelerò.
5-Quale personaggio invece ti è più vicino caratterialmente?? il mio sicuramente Marta :)
-Ancora deve arrivare, mi spiego meglio; Emma per certi versi ha le basi del mio carattere perché lei come me ama la filosofia e la psicologia, però non credo che le nostre passioni possano rivelare il nostro carattere. Sicuramente chi ama queste due discipline è una persona molto riflessiva ma non è tutto; Emma è molto più forte di me, e anche se all’inizio della storia può sembrare debole, dentro di sé mantiene una forza strabiliante, che va oltre il suo intelletto. Nei prossimi quattro romanzi comparirà un personaggio che per molti versi sarà simile a me, proprio perché a lui/lei affiderò la mia voce più autentica. E anche se forse passerà inosservato poiché sarà un personaggio marginale alla storia, io non vedo l’ora di farlo “conoscere” ai lettori. In ultimo vorrei dirti che sono molto contenta di sapere che ti identifichi nei panni di Marta; ci sono state anche altre lettrici che come te hanno adorato questo personaggio ed io non me lo sarei mai aspettata, forse perché spesso si tende a prestare la totale attenzione sulla protagonista della storia, ma è bello per me sapere che il personaggio di Marta respiri sopra le 300 pagine di carta.
6-Quali sono le difficoltà più grandi che hai riscontrato mentre scrivevi Emma??
-Sarei ipocrita col dirti che scrivere Emma Braccani sia facile, perché scrivere di Emma Braccani non è affatto facile; in contemporanea però, sento dentro di me una spinta passionale che va dritta a compensare la complessità della trama, delle scene, spesso molto forti e per le quali io stessa a volte ho dovuto smettere di battere sulla tastiera. Sai, nelle scene in cui Roberto alza le mani sulle figlie, ero io a farlo e non lui, ma perché lo facevo? Perché la storia mi diceva di fare così, sicuramente il tutto sarà per una giusta causa. Ho creato il personaggio di Emma Braccani pensando di creare una eroina tutta per me, ma pian piano che i lettori stanno conoscendo questa storia sento quasi che questo personaggio mi sussurri:”Ehi, non sono più la tua eroina, ho altre ragazze in difficoltà da salvaguardare!” Non può che farmi piacere, perché ho capito a pieno la funzione del romanzo: incitare le persone a ribellarsi dalle situazioni spiacevoli e non farle sentire sole, per cui non ho nessun problema a lasciarla andare. Quindi senza tanti fronzoli le rispondo:”Vai Emma, e fa’ il tuo dovere.” Emma Braccani non sarà più soltanto mia, ma anche di tutti quelli che vorranno conoscerla.
7-Sei una scrittrice metodica e ti fai una scaletta prima di iniziare a scrivere o ti fai guidare dall'istinto e dalla penna??
-Sono un mix; una scaletta per la storia di Emma è necessaria. Tuttavia essa con poche parole riassume tutto ciò che il mio istinto vuole scrivere. Accade anche che alcune volte io non la segua per niente e stravolga diversi pezzi di trama, e ti dirò, mi piacciono più di quelli “pianificati”.
8-Hai un luogo preciso dove preferisci scrivere??
-Quando non sono a lavoro trascorro dalle sette alle otto ore chiusa nella mia stanza a scrivere. Ci sono state anche volte in cui non uscivo da lì da dieci ore ma a quel punto interveniva mia madre buttando tutto all’aria. E poi ha la faccia tosta di dire a me che sono disordinata.
9-Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?C'è uno scrittore che consideri il tuo mentore??
-Ho amato diversi libri, ogni libro è rispettabile e soprattutto non prediligo generi ma modi di pensare: partendo da Pirandello a J.K Rowling.
10-Il tuo autore o genere preferito??dicci che tipo di lettrice sei :P
-In venticinque anni ho letto più saggi psicologici che romanzi e questo non ha fatto altro che penalizzarmi in un certo senso, ragion per cui ho ancora tanto da migliorare. Tuttavia, nella mia infanzia non sono mancati i libri di Harry Potter letti più di una volta, così come quelli di Jane Austen, la regina dei classici. Entrambe, sia la Rowling che la Austen spero che abbiano dato il loro prezioso contributo alla mia penna, questo saranno i lettori a stabilirlo.
11-Che emozioni hai provato dopo aver pubblicato il tuo primo libro e aver cominciato a confrontarti con i pareri dei lettori??
-Bella domanda. Mi sentivo spossata, perché avvertivo una parte di me che diceva:”No ti prego resta con me!” e un’altra :“Vai e fatti conoscere”. Penso che qualsiasi libro sia un regalo alla propria anima e per tal ragione le emozioni che si provano sono tante. Non soddisfatta al cento per cento al momento sono impegnata con la revisione dello stesso romanzo, curandolo nello stile e aggiungendo piccole scene inedite così da pubblicarlo in una seconda edizione prevista per l’autunno, si spera. Questa volta però ho intenzione di farlo uscire anche in cartaceo, perché chi ha letto il romanzo nella versione eBook, mi ha espresso questo desiderio e io voglio esaudirlo, non solo per loro ma anche e soprattutto per me.
12-Quando hai capito che volevi fare la scrittrice?Altri sogni nel cassetto??
-Ancora non sento di essere una scrittrice ma semplicemente una persona che ha qualcosa da dire e per far ciò ha bisogno di migliorare, sicuramente. Ma posso dirti quando ho cominciato a scarabocchiare sui fogli, il che è diverso; ciò è accaduto quando per anni la storia di Emma mi tormentava dentro e io non sono stata più in grado di contenerla. Il mio sogno è di poter vedere un giorno l’intera serie pubblicata e con tante ragazze che grazie al potere delle divulgazione e del coraggio di voler “ascoltare” romanzi come questi, non si sentano più sole, ma sostenute da una storia che come loro ha avuto bisogno di sostegno; il mio in primis.
13-Pensi di scrivere altri libri?Proverai a cimentarti in altri generi?
-Per chi non lo sapesse Emma Braccani si svilupperà in altri quattro libri, incrociando le dita. Vedremo la protagonista attraversare il periodo adolescenziale, crescere e diventare una donna. In lei tutto si evolverà, così come gli eventi a lei connessi. Per quanto riguarda gli altri generi, ho anche scritto un divertente racconto intitolato “Le avventure del piccolo Ilian”, disponibile sempre in versione eBook. E anche per questo racconto c’è chi l’ha ritenuto adatto per bambini e chi invece unicamente per ragazzi. Mi diverto tantissimo a scrivere di questo bambino cicciottello, ambizioso ma monello con la povera nonna Gilda. Ho anche iniziato a scrivere alcune fiabe, non ancora pubblicate, e che saranno riconducibili a questo racconto , per tanto complessivamente s’intitoleranno “Le fiabe di nonna Gilda” , come per dare l’idea che avesse scritto lei quelle fiabe per il suo nipotino. Il mio istinto quindi non è solo Young Adult, ma anche tanta comicità alla quale per il momento non sento di doverci rinunciare, voglio regalarmi e regalare sane risate.
14-Hai scritto Emma per un pubblico specifico??
-C’è chi ha ritenuto il romanzo un Young Adult e chi invece addirittura un mix tra un Young Adult e un Thriller; alzo le mani, perché quando l’ho iniziato a scrivere non ho pensato ad un ipotetico pubblico ma unicamente al mio ovvero me stessa. Se dovessi esprimere un mio giudizio, penso che Emma Braccani sia adatto per un pubblico sia giovane che adulto; nella trama vi sono presenti tanti ragazzi così come tanti adulti, misteriosi complotti ma anche tenere amicizie adolescenziali. Credo che dai tredici anni in su, questo libro sia adatto per qualsiasi fascia d’età. Non per forza bisogna catalogare.
15-Hai qualche consiglio da dare ad altri giovani autori emergenti che proprio come te si vogliono cimentare in questa avventura??
-Se la storia batte in petto, significa che vuole dirti qualcosa ed è giusto prestarle la propria attenzione, se non sarai tu a farlo nessuno lo farà per te, anzi per voi: tu e la storia. Senza mai dimenticare di restare con i piedi per terra e la testa fra le nuvole.
Voglio concludere con il ringraziare infinitamente Giulia per l'intervista e per averci dedicato il suo tempo,vi posso dire miei cari readers che oltre ad essere una bravissima scrittrice in grado di affrontare temi attuali e delicati in modo perfetto è una ragazza di una gentilezza e dolcezza infinita.
Di seguito vi lascio il link dove acquistare il suo bellissimo libro che ho adorato e che vi consiglio sicuramente :)
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